Domande e Risposte

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IL PROGETTO

Teleriscaldamento (TLR) ad Alessandria: di cosa stiamo parlando?

Teleriscaldare una casa significa riscaldarla a distanza: senza una caldaia locale, ma attraverso una centrale termica, dalla quale parte una rete di doppie tubazioni isolate e interrate che, come una rete metropolitana, arrivano in modo capillare nelle nostre case e condomini.

In questi tubi scorre acqua calda che si diffonde e viene ‘catturata’ per ogni abitazione da una sottostazione di scambio termico, costituita da uno scambiatore di calore e dagli apparecchi di regolazione e contabilizzazione. Questo elemento preleva il calore dalle tubature e lo redistribuisce attraverso i normali termosifoni, pannelli radianti o qualsiasi altra tipologia di impianto che sia installato negli ambienti domestici, provvedendo anche al riscaldamento dell’acqua igienico sanitaria (se centralizzata).

Reti di teleriscaldamento sono presenti in molte altre città italiane ed europee, con modalità di produzione del calore ed estensione delle reti diversificate.

Una rete “di quartiere” di teleriscaldamento è già attiva e in corso di estensione al quartiere Cristo di Alessandria, gestita dalla Società Alessandria Calore (partecipata da EGEA), con le modalità previste da una convenzione con il Comune di Alessandria.

Telenergia realizzerà una nuova rete di maggiore estensione, con due Centrali di cogenerazione che alimenteranno una rete di distribuzione di acqua calda collegata alle utenze pubbliche e private che sceglieranno di allacciarsi: è prevista la posa di oltre 62 chilometri di rete per servire potenzialmente circa 67.000 abitanti.

L’affidamento del progetto a Telenergia è avvenuto attraverso una procedura molto articolata, ad evidenza pubblica, prevista dal Codice degli Appalti, definita “project-financing”. Il punto di partenza è stato la valutazione da parte dell’Amministrazione Comunale del progetto presentato spontaneamente da un operatore del settore (EGEA); vista la dichiarazione di pubblico interesse dell’iniziativa (per Alessandria), l’intervento è stato inserito nel piano triennale delle opere previste dal Comune, e, ponendo a base di gara il progetto proposto, è stata indetta una gara pubblica aperta a tutti gli operatori del settore.

La procedura scelta è uno degli elementi di maggiore garanzia per il cittadino-utente: l’opera realizzata mediante “project financing” è un’opera pubblica a tutti gli effetti, finanziata da un soggetto privato (Telenergia Srl) che ne assumerà la gestione, ma restando però nel potere di controllo da parte della pubblica Amministrazione. Il Comune potrà dunque verificare costantemente il rispetto della convenzione, delle politiche tariffarie, dell’impatto ambientale mantenendo la possibilità di sanzionare eventuali inadempienze. Al termine del periodo previsto dalla convenzione le opere realizzate passeranno gratuitamente nella disponibilità del Comune.

Perché il TLR?

Il teleriscaldamento ben progettato e gestito consente, rispetto ai tradizionali sistemi di riscaldamento, un utilizzo più efficiente dell’energia, una riduzione di agenti inquinanti in atmosfera e l’incremento dei livelli di sicurezza domestica. Non a caso è un sistema ormai ampiamente diffuso in tutta l’Europa centro settentrionale, che si sta velocemente radicando anche in Italia, ed è contemplato in tutti i piani energetici ambientali a livello europeo e italiano.

Dal punto di vista ambientale l’iniziativa risulta vantaggiosa, poiché elimina un gran numero di camini di emissione fumi di assai ardua controllabilità, concentrando la produzione di calore e le relative emissioni in un unico punto, strettamente controllato e fuori dal concentrico urbano. Sotto l’aspetto economico, la realizzazione del progetto potrà contribuire a sviluppare l’economia locale, grazie a un cospicuo volume di investimenti sul territorio e al coinvolgimento diretto delle aziende della zona. Non ultimo: si offrirà alla cittadinanza una ulteriore possibilità di scelta, moderna ed economicamente interessante per il riscaldamento delle abitazioni.

Chi sosterrà le spese di investimento?

Unicamente il concessionario, ossia Telenergia, l’operatore privato che si è aggiudicato la gara per la realizzazione e gestione del servizio.

La convenzione dura 45 anni. Quali tutele ha il Comune nei confronti della società di gestione? E come viene tutelata l’utenza?

In una iniziativa di “project-financing” è obbligatorio che il proponente sottoponga all’Ente un piano economico finanziario che dimostri la sostenibilità del progetto anche dal punto di vista economico, per garantire che lo stesso sia fattibile, in forma autonoma nei tempi e nei termini previsti. Il teleriscaldamento è a tutti gli effetti un’infrastruttura dai costi particolarmente onerosi; il privato che realizza il sistema di teleriscaldamento ripaga l’investimento con i proventi derivanti dalla vendita del servizio reso. Da qui derivano i “lunghi” tempi della durata della convenzione, scaduta la quale l’infrastruttura diventerà proprietà del Comune.

La convenzione fornisce le tutele necessarie, non solo al Comune, ma anche all’utenza che, peraltro, potrà richiedere al Gestore del servizio una proposta tecnico-commerciale adeguata alle caratteristiche dell’edificio da riscaldare, “tagliata su misura” delle proprie esigenze. Il recente assoggettamento del teleriscaldamento ai poteri di vigilanza e controllo dell’Autorità per l’Energia Elettrica il Gas e il Sistema Idrico (Aeegsi) fornisce ulteriori garanzie di tutela dei consumatori anche per quanto concerne la qualità tecnica e commerciale del servizio. In ogni caso ricordiamo come, esistendo una convenzione con il Comune, questo svolga la funzione di controllo e verifica e, nel caso si renda necessario, possa intervenire con azioni dirette sul soggetto aggiudicatario.

Il progetto di TLR avrà ricadute occupazionali su Alessandria? In che termini?

Certamente, sia in fase di realizzazione della centrale e della rete, che successivamente in termini di gestione e manutenzione degli impianti. Per i lavori di realizzazione dell’impianto di teleriscaldamento saranno coinvolti perlopiù studi professionali e aziende locali; per quanto riguarda gli interventi più specifici ci si avvarrà del contributo di aziende altamente specializzate anche non provenienti dal circuito alessandrino, ma che, in quanto tali, interagiranno maggiormente con il territorio per quanto riguarda i servizi di ristorazione e alberghieri.

Gli efficientamenti e i risparmi conseguenti all’utilizzo del teleriscaldamento, inoltre, costituiranno, come da esperienze già constatate, un volano per la realizzazione di interventi finalizzati al contenimento dei consumi, con il coinvolgimento di imprese locali. Di fatto, grazie al risparmio ottenuto con il teleriscaldamento, i fruitori del servizio potranno investire in interventi di efficientamento quali insufflaggi, coibentazioni, sostituzione di serramenti e così via.

IL SERVIZIO

Se vivo in uno dei condomini interessati dal progetto, sarò obbligato a passare al teleriscaldamento?

Assolutamente no. L’adesione al teleriscaldamento è del tutto libera su base individuale (in ambito condominiale). Questo significa che la scelta di aderire al teleriscaldamento è assunta all’interno dell’assemblea condominiale e segue il medesimo iter delle scelte che necessitano della maggioranza assembleare.

Una volta che il proprio condominio è interessato dal passaggio della rete di teleriscaldamento cosa si deve fare per decidere se allacciarsi o meno?

Con largo anticipo (almeno qualche mese prima dell’arrivo della rete), Telenergia informa in via preliminare l’amministratore dei vari condomini potenzialmente interessati. Una volta stabilito il contatto, è svolto un sopralluogo gratuito da parte dei nostri tecnici presso la centrale termica del condominio per “scattare” una fotografia energetica dell’edificio, che consiste nel verificare la fattibilità dell’allaccio e effettuare un’analisi sui dati di consumo e una stima dei costi futuri delle bollette (non più del gas, ma dell’acqua calda)  fornendo così tutti gli elementi utili all’amministratore, compreso il confronto con i costi storici, per convocare l’assemblea di condominio che delibera in merito.

Se l’assemblea di condominio vota a favore dell’allacciamento, dopo quanto tempo si attiva il servizio?

Dal voto positivo dell’assemblea all’attivazione del servizio – in condizioni normali – passa circa un mese. Nel caso, invece, vengano riscontrate situazioni tecniche anomale durante la precedente fase di diagnosi energetica che possano ritardare l’attivazione, Telenergia lo comunica immediatamente in modo che al momento del voto l’assemblea sia informata delle tempistiche necessarie.
Il collegamento della sottostazione in centrale termica prevede una durata di qualche ora, per cui l’operazione può agevolmente essere eseguita anche in piena stagione termica.

In cosa consiste l’intervento tecnico per “allacciare” il condominio alla rete di teleriscaldamento?

L’intervento è molto semplice e consiste nell’installazione di uno scambiatore nel locale caldaia, accanto alla “vecchia” caldaia del gas, che viene così spenta, e del relativo contatore

Preliminarmente viene realizzato lo “stacco” dalla rete principale, posata sulla strada pubblica, per portare l’acqua calda fino alla centrale termica dell’edificio.

Il sistema di riscaldamento dei singoli appartamenti diventa così più semplice ed efficiente: nel momento in cui serve calore, in automatico lo scambiatore “apre” e riscalda l’acqua calda dell’impianto condominiale, quando non serve, invece, lo scambiatore “chiude”.

Corro il rischio di aumenti in bolletta se scelgo il teleriscaldamento?

La bozza di convenzione depositata prevede una pluralità di tipologie tariffarie che, comunque, saranno indicizzate all’andamento del gas metano, secondo i valori pubblicati dall’Autorità, e quindi con la stessa modalità adottata per l’uso domestico del gas. In pratica le variazioni percentuali, in più o in meno rispetto alla tariffa negoziata, saranno le stesse che l’utente subirebbe se comprasse il gas per la propria centrale termica. Conseguentemente, verificata la convenienza economica iniziale rispetto al gas metano, questa si mantiene nel tempo.

Se pochi stabili aderiscono al TLR e/o alcuni fossero morosi, il servizio costerà di più?

Assolutamente no. Sotto questo punto di vista il teleriscaldamento è un’iniziativa squisitamente commerciale; il rischio d’impresa è solo del gestore. Le tariffe di vendita del servizio sono disciplinate a priori dalla convenzione firmata tra Comune e concessionario e sono indipendenti rispetto alle eventuali perdite economiche realizzate dal concessionario in caso di scarso successo commerciale dell’iniziativa. In caso di morosità dei singoli condòmini, valgono le stesse regole già in vigore per i riscaldamenti centralizzati a gas o gasolio: l’intero condominio è solidale nei confronti del fornitore del servizio.

Dovrò cambiare caldaia?

No: all’atto dell’allacciamento alla rete di teleriscaldamento, la caldaia condominiale verrà “staccata” dal circuito interno del condominio e affiancata da uno scambiatore di calore che, sostituendosi ad essa, trasferirà il calore trasportato dalla rete di teleriscaldamento al circuito interno dell’edificio. Il costo di questa operazione è di norma modesto e ricompreso negli oneri di allacciamento, anch’essi disciplinati dalla convenzione.

Dopo aver sperimentato il TLR, nel caso non fossi soddisfatto, posso tornare al vecchio sistema?

Certamente, in ogni momento sarà possibile un “ritorno al passato”: in questo caso il concessionario rimuoverà le apparecchiature installate presso il cliente e lo stesso potrà ripristinare le vecchie caldaie o installarne di nuove.

Alla fine del 2016 è scattato l’obbligo di dotare tutti gli immobili di valvole termostatiche e contabilizzatori di calore. Aderendo al TLR potrò regolarizzare la mia posizione?

L’obbligo di dotarsi di valvole termostatiche e contabilizzatori di calore riguarda tutti gli edifici dotati di impianto di riscaldamento centralizzato ed è totalmente indipendente dal vettore energetico utilizzato. L’adeguamento a tale normativa va dunque fatto a prescindere dall’allacciamento o meno alla rete di teleriscaldamento. Anzi, migliorie di questo tipo sono spesso previste nell’ambito dell’assistenza e della consulenza in fatto di efficientamento energetico condotta dal gestore nell’ambito del contratto di allacciamento al teleriscaldamento.

GLI IMPATTI SULLA CITTA'

Durante i lavori di realizzazione delle Centrali di cogenerazione e della posa dei tubi ci saranno disagi sulle strade cittadine. Come verranno contenuti tali effetti?

La posa delle tubazioni di teleriscaldamento comporta necessariamente l’apertura di cantieri stradali con inevitabili temporanee ripercussioni sulla viabilità nelle strade interessate. L’obiettivo è di contenere e minimizzare eventuali disagi, attraverso un programma lavori ben strutturato e organizzato, che comprenda: tempistiche chiare di apertura e conclusione dei singoli cantieri, una pianificazione dettagliata che eviti sovrapposizioni nelle medesime aree della Città e che concentri i lavori nei periodi di minore presenza di utenti/traffico veicolare (chiusura delle scuole, periodo festivo) e quindi soprattutto in estate, anche potenziando notevolmente in quel periodo il numero di operai impegnati nelle attività.

Dal punto di vista ambientale, passando al TLR si ha un miglioramento o un peggioramento della qualità dell’aria?

Nell’ambito di una apposita procedura Telenergia ha sottoposto il progetto agli Enti competenti (Ministero dell’Ambiente, Provincia, Comune, ARPA ed ASL) per la valutazione dell’impatto ambientale.

Lo spegnimento delle caldaie degli edifici che si allacceranno alla rete di teleriscaldamento potrà comportare un miglioramento della qualità dell’aria, specie a livello locale. Rispetto alla situazione attuale in città, Telenergia stima una riduzione del 58% degli ossidi di azoto, del 36% dell’ossido di carbonio e, a livello globale, del 22% dell’anidride carbonica. Questo proprio perché potrà essere spento un gran numero di caldaie (oltre 700), alcune delle quali anche molto vecchie e, quindi, particolarmente inquinanti, sostituite da centrali di ultima generazione, costantemente monitorate per quanto riguarda le emissioni e collocate in zone periferiche tale da consentire, in base agli studi ambientali effettuati, di ridurre al minimo le ricadute al suolo di inquinanti. È importante sottolineare, a questo proposito, che le norme vigenti consentono di realizzare nuovi sistemi di teleriscaldamento solo se in fase progettuale si dimostra un miglioramento della qualità dell’aria a livello locale e che, come detto, il progetto vincitore della gara è soggetto alla Valutazione d’Impatto Ambientale da parte degli enti preposti. Durante l’esercizio del sistema, gli enti pubblici preposti controllano costantemente il rispetto delle prescrizioni dettate in fase di autorizzazione.

Con che criteri sono stati individuati i siti di collocazione delle Centrali? E che tipo di impatto è previsto su quelle aree?

Per definire la localizzazione delle Centrali sono stati seguiti alcuni criteri che coniugano le esigenze ambientali, quelle logistiche e le prospettive per il servizio. La scelta dei siti è avvenuta dopo accurati studi ambientali (relativi anche alle condizioni dei venti), sulle caratteristiche delle aree e sulle realtà circostanti con l’obiettivo di limitare al massimo gli impatti ambientali e urbanistico-architettonici delle Centrali stesse; i siti, inoltre, devono essere tali da consentire l’allacciamento dell’impianto alle reti elettriche e del metano senza dover realizzare opere eccessivamente invasive. Il fatto poi che le Centrali possano essere localizzate in posizione sufficientemente vicina a un insediamento urbano popoloso consente una ottimizzazione dei costi della rete, soprattutto nelle fasi iniziali di avviamento dell’iniziativa e ha dunque una conseguente positiva ricaduta sui costi del servizio.
Nell’area che ospiterà la Centrale Nord, Telenergia realizzerà un parco, come azione migliorativa.

Come farò a sapere quali sono i livelli di emissione della Centrale?

L’autorizzazione stabilirà i limiti massimi di emissione consentiti.

Durante l’esercizio degli impianti le emissioni verranno monitorate con registrazioni continue; gli Enti Pubblici di controllo titolati potranno in qualsiasi momento verificare e, se necessario, intervenire.

Non c'è il rischio che nei prossimi anni, man mano che le vecchie caldaie verranno sostituite da impianti più moderni ed efficienti, il sistema di TLR diventi obsoleto e non sia più vantaggioso dal punto di vista ambientale?

Per quanto la ricerca possa progredire sarà sempre più facile intervenire, controllare, adeguare due uniche centrali di cogenerazione piuttosto che centinaia di caldaie. Occorre, inoltre, tener conto del fatto che l’evoluzione degli impianti di riscaldamento individuale/condominiale è normalmente contestuale a un’evoluzione tecnica e normativa che si applica anche alle apparecchiature utilizzate nelle centrali di teleriscaldamento. Se, come prevedibile, saranno migliorati ulteriormente gli standard prestazionali e ambientali delle apparecchiature, anche gli impianti di teleriscaldamento si adegueranno e dovranno farlo per legge. Ma soprattutto vien naturale supporre che una Centrale di cogenerazione gestita da aziende specializzate nel settore, costantemente alla ricerca di soluzioni tecnologiche capaci di ridurre i consumi (per migliorare le rese) e di limitare l’inquinamento (facilitando così l’acquisizione delle necessarie autorizzazioni), sia adeguata molto più velocemente alle nuove tecnologie e dunque resa più performante, rispetto alle singole caldaie individuali o condominiali.